venerdì 21 luglio 2017

Il treno è in orario





Adelmo si svegliò di soprassalto.
‘Stamattina non ha suonato, devo decidermi a comprarne una nuova. Maledetta sveglia’ brontolò infilandosi le ciabatte.
Entrò in cucina contrariato, armeggiò con la moka per il caffè.
Doveva sbrigarsi.
Era tardi, rischiava di perdere il treno, e in questo caso non sarebbe arrivato in orario in ufficio: in 35 anni di lavoro mai successa una cosa simile.
Caffè bollente, poi la cura della persona, la scelta della cravatta, la ventiquattrore, uno sguardo all’appartamento per la conferma che tutto fosse in ordine, prima di chiudere la porta di casa.
Si incamminò velocemente verso la stazione. Zampettava più in fretta possibile, grassottello e con le gambe corte il risultato era un grottesco saltellio
Arrivò in stazione sudato, con un fazzoletto asciugò la fronte e si diresse al binario, accertandosi dal grande orologio appeso che il treno non fosse ancora arrivato in stazione.
Attese qualche minuto poi vide il convoglio in lontananza che sopraggiungeva ad alta velocità come se non dovesse fermarsi.
Infatti frenò bruscamente con uno stridio di freni e Adelmo si affrettò a salire non appena si spalancarono le porte del vagone.
Notò solo in quel momento che, a differenza di tutti gli altri giorni, non c’erano persone che si accalcavano per occupare i posti liberi .
In realtà quel giorno Adelmo era il solo, unico passeggero.
Si sedette nello scompartimento deserto e si concentrò. No, non era domenica. Aveva una riunione importante, proprio quel giorno, organizzata a metà mattina.
Adelmo era sempre più sconcertato dall’assenza di altri pendolari .
Guardò fuori dal finestrino il paesaggio scorrere mentre il treno viaggiava velocissimo.
Vide la prima stazione di sfuggita perché il convoglio non accennò a fermarsi come era previsto.
Così almeno non perdiamo tempo dato che non ci sono passeggeri in attesa sul binario’ pensò.
Quando il treno non si fermò neppure alle stazioni successive, l’inquietudine prese il sopravvento nell’animo tranquillo di Adelmo.
Si alzò e percorse gli scompartimenti vuoti sempre più velocemente.
Il rumore del treno sferragliante sulle rotaie ora aveva assunto un aspetto sinistro.
Adelmo arrivò quasi correndo alla porta della motrice. Bussò ma aprì senza neppure aspettare la risposta.
Vuota.
Deserta.
Ai comandi e alla guida del treno non c’era nessuno.


                                                                 Azzurrocielo

venerdì 14 luglio 2017

la rosa rossa





Dopo colazione, prima di uscire di casa, mi dice che stasera ritornerà un pò tardi per colpa di una riunione indetta all'ultimo minuto. Il suo nuovo capoufficio è così, non ha orari, vive per il lavoro, mi spiega.
Nessun  problema, avrò tempo per prendere appuntamento con la parrucchiera, indossare il tubino nero e le scarpe lucide appena acquistate e, comprare una rosa rossa.
Lo aspetterò fuori dal suo ufficio, dall'altra parte della strada così gli farò una bella sorpresa: oggi è il nostro anniversario.
Sicuramente lui non l'ha dimenticato! Come potrebbe?! E' vero che sono trascorsi un pò di anni dal primo appuntamento e che addirittura all'epoca avevo rifiutato più volte ogni suo invito perché lo volevo tenere un pò in sospeso e sulle spine, poi però lo avevo conquistato completamente regalandogli proprio una rosa rossa. Come quella che tengo in mano ora. Era stato il mio modo per dirgli che lo amavo, così come lo amo ancora oggi.
Guardo l'orologio, due ore che aspetto: sono le 22.30. Povero amore mio, chissà come sarà stanco a quest'ora!
Si apre la porta scorrevole dell'atrio degli uffici della società.
Eccolo, affascinante con i capelli leggermente brizzolati.
Ma ... un momento. Chi è quella bionda tacco 12 avvinghiata sorridente al suo braccio?

                                                           Azzurrocielo 

mercoledì 12 luglio 2017

messaggi in bottiglia...




Sarà che abito a 900 mt dal mare,
sarà che il mare nel bene e nel male è sempre stato 
più o meno una costante nella mia vita,
sarà che ho un rapporto di odio-amore col mare, 
sarà che mi affascina guardare l'orizzonte dove mare e cielo 
si incontrano,
sarà che quell'immensa distesa di acqua mi terrorizza
e mi soffoca...
a volte ho come l'impressione di lanciare 
nel mare delle bottiglie con un messaggio dentro 
.... ti capita mai questa impressione?!
Non è una cosa positiva se poi nessuno raccoglie queste bottiglie, 
quindi perché mi ostino a lanciarle...

Azzurrocielo

venerdì 7 luglio 2017